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Una delle problematiche che frequentemente vengono portate all’esame dei nostri Tribunali è quella relativa all’individuazione del certo confine tra proprietà privata e pubblico demanio marittimo.

La verifica dell’avvenuta procedura di delimitazione del demanio marittimo come chiave di risoluzione

Non è raro, ad esempio, che l’Amministrazione all’improvviso rivendichi la titolarità di porzioni, se non dell’intera superficie, di manufatti regolarmente acquistati o costruiti da chi si è sempre palesato quale legittimo proprietario, intimando al mal capitato anche la rimessa in pristino dello stato dei luoghi e/o la corresponsione di ingenti somme a titolo di indennizzi di abusiva occupazione.

In questi casi occorrerà in primo luogo verificare se nella zona interessata sia mai stata avviata e completata la procedura di delimitazione disciplinata dall’art. 32 del codice della navigazione la cui esecuzione può essere promossa dall’autorità marittima quando ritenga necessario od opportuno verificare con certezza il limite del demanio marittimo. La suddetta procedura può considerarsi certificativa dell’effettiva estensione del demanio marittimo.
Gli esiti di questa faranno fede sino al momento in cui l’Amministrazione, anche in relazione a mutamenti fisiologici degli elementi naturali, ritenga che vi sia la necessità di procedere ad un ampliamento del demanio marittimo od alla sdemanializzazione di alcune aree non più asservite ai pubblici usi del mare.

Incongruenze e necessità di approfondimenti nella delimitazione del demanio marittimo

Allo stato attuale, le risultanze degli espletati procedimenti di delimitazione dovevano essere state correttamente recepite dal SID – Sistema Informativo del Demanio Marittimo che si palesa lo strumento deputato a fornire i dati certi relativi al confinamento del demanio marittimo ed alla sua destinazione d’uso.

Al contrario, come rilevato anche dalla prevalente giurisprudenza, lo stralcio cartografico del SID costituisce perlopiù il risultato della raccolta di scritture catastali alle quali, come tali, non può attribuirsi un valore probatorio decisivo, ma soltanto sussidiario in materia di delimitazione.
Si evidenziano così, molto spesso, gravi incongruenze nelle aree oggetto di interesse che generano le menzionate problematiche e che determinano la necessità di procedere a specifici e complessi approfondimenti idonei a verificare fino a dove legittimamente si estenda il pubblico demanio marittimo.

Strategie difensive per la ricostruzione della linea di confine

Il nostro studio legale, specializzato nel settore, fornisce ai propri clienti una qualificata ed attenta assistenza finalizzata a predisporre le migliori strategie difensive, sia giudiziali che stragiudiziali, partendo dall’analisi della documentazione in possesso del proprietario e ricercando, presso le competenti amministrazioni, tutti gli atti relativi alla possibile avvenuta delimitazione.

Tenendo poi conto che la maggior parte delle procedure di delimitazione sono state condotte agli inizi del secolo scorso e che molti dei termini lapidei recanti la dicitura DM (demanio marittimo) apposti sui confini tracciati sono andati perduti, lo studio si avvale dell’ausilio di tecnici specializzati che mediante apposita strumentazione sono in grado di ricostruire l’esatto posizionamento della linea di confine.

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